È REALE?
Guida empatica del cinedocumentarista
di Gianfranco Pannone
Che cos’è la realtà? Questo titolo sembrerebbe annunciare uno di quei saggi filosofici per addetti ai lavori che si trovano negli scaffali delle librerie specializzate.
Nel libro c’è invece un’ambizione diversa: il desiderio, anche provocatorio, dell’autore di rivolgersi non solo a chi si occupa di “cinema del reale”, ma allo spettatore. Quello stesso spettatore che oggi, assalito da una miriade di input, si imbatte e spesso inciampa in una sempre più ambigua rappresentazione della realtà.
Forte di un’esperienza trentennale e attento ai giovani aspiranti filmmakers (l’autore, tra l’altro, insegna regia), Pannone ci conduce in un originale percorso nell’appassionante lavoro del regista di documentari, che lui ama chiamare “cinedocumentarista”, convinto che lo sguardo documentario sia legato non solo ai contenuti, come impone una vulgata lunga a morire, ma soprattutto al linguaggio delle immagini e al sapiente utilizzo creativo che se ne può fare.
Il suo pensiero parte da un assunto: è reale non solo e non tanto quello che vediamo, ma quello che sappiamo e vogliamo vedere; e richiama così chi filma, chi è filmato e chi vede, a una comune responsabilità etica e alla consapevolezza. Fino a invocare un’ecologia delle immagini. Oltre a trasmettere il suo grande amore per la settima arte e qualche segreto del mestiere, Pannone riflette con noi contemporanei che navighiamo a vista nella “società liquida” e spesso, davanti a una realtà sempre più sfuggente, ci chiediamo: è reale?